Un approccio bilanciato all'innovazione: rischio, mercato e cultura

07/11/2018

Alla scorsa edizione di "Gestire e misurare l'innovazione 2018" abbiamo avuto la possibilità di ascoltare le testimonianze di alcuni colleghi attivi nell'area dell'innovazione a diversi livelli in azienda.

Nel contributo di apertura all'evento, l'Ingegner Alberto Bombassei, Presidente di Brembo e di Kilometro Rosso, ha evidenziato come l'innovazione e la ricerca e sviluppo siano le basi per costruire il futuro: su di esse vale la pena d'investire, tenendo conto del rischio dovuto a investimenti elevati e a ritorni che possono vedersi anche a molti anni di distanza. A sua volta, come evidenziato da Furio Suggi Liverani, Corporate Director R&D di illycaffè, e Daniela Gentile, Executive VP R&D di Ansaldo Energia, il rischio inibisce l'innovazione, è il suo lato oscuro: per gestirlo serve un approccio bilanciato all'innovazione che tenga conto delle incertezze tecnologiche e di mercato e che sia in grado di tenere sotto controllo complessità, volatilità e tempi del mercato. Fondamentale è stimare il rischio dall'inizio con strumenti di "risk mitigation & control" e la predisposizione di piani di "recovery" in caso d'insuccesso.

L’Ingegner Gentile ha inoltre sottolineato come molte volte occorra imparare (e spingere) a innovare: lo stimolo di solito è dato dall'urgenza a partire e in un secondo momento si cerca di organizzarsi e strutturarsi. Punto evidenziato anche da Piero Misani, Direttore della BU Moto di Pirelli Tyre, e Antonella Lauriola, COO Bycicle Business di Pirelli Tyre, secondo i quali l'innovazione senza velocità è nulla e va intesa in tutti i suoi aspetti (tecnologia/prodotto/processo) per innovare davvero la proposta sul mercato.

Secondo Giovanni Ravina, Head of New Business in Engie EPS, l'innovazione è un'invenzione che raggiunge il mercato, il giusto equilibrio tra creatività e mercato; anche Pietro Romanazzi, Innovation Manager di Irinox, ha evidenziato come l'innovazione non debba essere solo figlia del processo di sviluppo del prodotto ma il risultato di una collaborazione costante e sistematica tra ricerca&sviluppo e innovazione.

Giampaolo Pellegatti, R&D Portfolio manager di LyondellBasell, ha aggiunto anche un altro elemento: la ricerca, sia essa sul prodotto, processo o tecnologia, deve essere applicata, finalizzata allo sviluppo industriale e affiancata da una valutazione del portafoglio prodotti, della concorrenza e dei maggiori trend di mercato, utilizzando scorecard sia tecnologiche che commerciali e mettendo in pista strumenti come il "Roadmapping". Anche Jonathan Ross, Former CEO di Star Rapid Hong Kong, ha sottolineato come il "Roadmapping" sia un metodo valido per mettere le persone intorno a un tavolo, creare un accordo sui progetti di ricerca da portare sul mercato e prendere decisioni, ma anche per sviluppare una cultura all'innovazione in azienda ("fun, more engaged team, enhanced problem solving").

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Fonte: presentazioni dei relatori a "Gestire e misurare l'innovazione 2018"

 

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