Nella rete dell’innovazione: l’importanza della contaminazione
08/10/2020
Sono stati considerati anche altri due elementi: la loro propensione ad esprimere nuove idee e la probabilità che i top manager le valutassero positivamente decidendo di portarle avanti.
Correlando tutti questi fattori, Burt è arrivato a concludere che, coloro che costruiscono reti di relazioni diversificate e agiscono da “ponte” o intermediari tra differenti gruppi sociali o professionali, “corrono un maggiore rischio di avere buone idee”.
Ne consegue che l’innovazione non nasce esclusivamente da eccezionali menti geniali. La creatività può essere il risultato di un’attività di import-export: incontrare persone di diversa estrazione, parlare e ascoltare, mischiare e redistribuire le idee in contesti diversi.
Altri studiosi si sono occupati di questo argomento, osservando i comportamenti di manager in funzioni diverse e aziende in molteplici settori di business.
Sono tutti comunque approdati a conclusioni simili, che avallano l’importanza del networking a favore dell’innovazione.
La forza del Networking e, più in generale, delle reti è ciò che spinge sempre più aziende a sperimentare una modalità d’innovazione aperta per mantenere il proprio vantaggio competitivo.
Non tutti però nella vita, privata e lavorativa, sono particolarmente inclini al networking.
Qualche suggerimento per migliorare? Eccone qui una manciata:
Anni fa, su un muro di Milano, lungo il viale Sarca si poteva leggere questa frase: “Il sapere non s’accresce se non condiviso*”.
Il muro è stato ripulito ma la forza di questa affermazione è indelebile: la perfetta sintesi per esprimere l’importanza di contaminazione e condivisione.
*Ivan Tresoldi, poeta e artista di strada
Per informazioni scrivi a: stratinnov@stratinnov.it
Sono stati considerati anche altri due elementi: la loro propensione ad esprimere nuove idee e la probabilità che i top manager le valutassero positivamente decidendo di portarle avanti.
Correlando tutti questi fattori, Burt è arrivato a concludere che, coloro che costruiscono reti di relazioni diversificate e agiscono da “ponte” o intermediari tra differenti gruppi sociali o professionali, “corrono un maggiore rischio di avere buone idee”.
Ne consegue che l’innovazione non nasce esclusivamente da eccezionali menti geniali. La creatività può essere il risultato di un’attività di import-export: incontrare persone di diversa estrazione, parlare e ascoltare, mischiare e redistribuire le idee in contesti diversi.
Altri studiosi si sono occupati di questo argomento, osservando i comportamenti di manager in funzioni diverse e aziende in molteplici settori di business.
Sono tutti comunque approdati a conclusioni simili, che avallano l’importanza del networking a favore dell’innovazione.
La forza del Networking e, più in generale, delle reti è ciò che spinge sempre più aziende a sperimentare una modalità d’innovazione aperta per mantenere il proprio vantaggio competitivo.
Non tutti però nella vita, privata e lavorativa, sono particolarmente inclini al networking.
Qualche suggerimento per migliorare? Eccone qui una manciata:
- Dare una bella spolverata alle proprie capacità relazionali: il Networking è una competenza chiave che va esercitata.
- Fare Networking implica un interesse per le persone: parlare con le persone, aiutarle e essere coinvolti nelle loro esperienze personali e nelle loro vite, quindi bisogna coltivare la capacità di ascolto.
- Mantenere una mentalità aperta, rispetto a coloro con cui si parla e a ciò che si spera di ottenere.
- E infine, fare Networking dovrebbe consistere più nel dare che nel ricevere.
Anni fa, su un muro di Milano, lungo il viale Sarca si poteva leggere questa frase: “Il sapere non s’accresce se non condiviso*”.
Il muro è stato ripulito ma la forza di questa affermazione è indelebile: la perfetta sintesi per esprimere l’importanza di contaminazione e condivisione.
*Ivan Tresoldi, poeta e artista di strada
Per informazioni scrivi a: stratinnov@stratinnov.it