Intelligence degli eventi futuri per tradurre le previsioni in azione
08/04/2021
Tuttavia, anche in presenza di abbondanti dati e di informazioni che ci possono far intravedere il futuro, solo un'attenta analisi può trasformare dati apparentemente privi di significato in conoscenza fruibile.
Molto di ciò che possiamo immaginare sul futuro al momento presente si basa sulla direzione e sulle interazioni di megatrend, tendenze e fattori di cambiamento. Essi costituiscono la base e la materia prima dell'attività di intelligence applicata al futuro e rappresentano un buon punto di partenza per mettere in atto delle analisi predittive.
In generale, potremmo considerare almeno quattro categorie di basi informative, che costituiscono i mattoni con i quali costruire l’analisi. Ogni categoria abilita un diverso livello di conoscenza, che permette di immaginare un futuro plausibile, probabile o possibile.
La prima categoria, rappresentata da megatrend, trend e fattori di cambiamento, aiuta a comprendere il quadro più ampio e le interdipendenze relative al tema a cui si è interessati. In genere questi elementi sono in qualche modo misurabili. I megatrend, ad esempio, sono composti da una moltitudine di fenomeni e tendenzialmente non cambiano la loro direzione nel lungo periodo.
I trend hanno un percorso evolutivo riconoscibile che, almeno in teoria, può essere verificato con dati quantitativi. Una trend attuale può essere determinato, o strettamente dipendente, da un percorso storico precedente che riteniamo continuerà anche in futuro.
Infine, i fattori del cambiamento sono forze interne o esterne al sistema osservato, che hanno influenza sullo sviluppo di un'organizzazione, un mercato, una strategia o una società.
La seconda categoria riguarda la comprensione di alternative plausibili e praticabili all'interno del tema su cui ci si sta concentrando. Questo tipo di intelligence si avvale spesso della metodologia di creazione di scenari.
Gli scenari non costituiscono previsioni del futuro, ma aiutano a esplorare cosa potrebbe accadere e a prepararsi agli imprevisti.
La terza categoria è quella che più si avvicina alla Market Intelligence. L'interesse principale in questa fase è focalizzato sulle discontinuità, sui fenomeni emergenti e sui segnali deboli che preannunciano un cambiamento.
Le discontinuità e i fenomeni emergenti sono segnali forti di cambiamenti significativi rispetto alle tendenze in atto. Le discontinuità possono riguardare accelerazioni, rallentamenti o arresti degli elementi noti del percorso.
I segnali deboli rappresentano le prime avvisaglie riguardanti potenziali discontinuità e fenomeni emergenti. Essi possono trasformarsi in tendenze, svanire o manifestarsi più evidentemente come segnali precoci di eventi dirompenti.
La quarta categoria riguarda i possibili futuri creati dalla libera immaginazione, che possono assumere le caratteristiche dei cigni neri (black swan) o, addirittura, della fantascienza.
I cigni neri, eventi inattesi ad alto impatto e bassa probabilità, danno origine a speculazioni basate sulla proiezione verso il futuro di elementi attualmente visibili. Per loro natura, questi eventi rappresentano delle discontinuità e shock improvvisi, rari, inaspettati, sorprendenti e dirompenti, che possono avere effetti sia positivi che negativi.
Infine, la fantascienza può essere pura immaginazione, quindi priva di collegamento con le realtà conosciute, oppure utilizzata per esplorare il futuro, progettarlo, innovare o prepararsi a varie possibilità.
Come e per cosa utilizzare l’intelligence del futuro è una scelta che dipende dagli scopi delle singole aziende o organizzazioni. Tuttavia, l’individuazione di minacce e opportunità e la prontezza di reazione rispetto ai cambiamenti futuri sono le principali ragioni che dovrebbero indurre ogni decisore a riflettere su informazioni e considerazioni proiettate in avanti, non limitandosi all’analisi di dati retrospettivi.
Tuttavia, anche in presenza di abbondanti dati e di informazioni che ci possono far intravedere il futuro, solo un'attenta analisi può trasformare dati apparentemente privi di significato in conoscenza fruibile.
Molto di ciò che possiamo immaginare sul futuro al momento presente si basa sulla direzione e sulle interazioni di megatrend, tendenze e fattori di cambiamento. Essi costituiscono la base e la materia prima dell'attività di intelligence applicata al futuro e rappresentano un buon punto di partenza per mettere in atto delle analisi predittive.
In generale, potremmo considerare almeno quattro categorie di basi informative, che costituiscono i mattoni con i quali costruire l’analisi. Ogni categoria abilita un diverso livello di conoscenza, che permette di immaginare un futuro plausibile, probabile o possibile.
La prima categoria, rappresentata da megatrend, trend e fattori di cambiamento, aiuta a comprendere il quadro più ampio e le interdipendenze relative al tema a cui si è interessati. In genere questi elementi sono in qualche modo misurabili. I megatrend, ad esempio, sono composti da una moltitudine di fenomeni e tendenzialmente non cambiano la loro direzione nel lungo periodo.
I trend hanno un percorso evolutivo riconoscibile che, almeno in teoria, può essere verificato con dati quantitativi. Una trend attuale può essere determinato, o strettamente dipendente, da un percorso storico precedente che riteniamo continuerà anche in futuro.
Infine, i fattori del cambiamento sono forze interne o esterne al sistema osservato, che hanno influenza sullo sviluppo di un'organizzazione, un mercato, una strategia o una società.
La seconda categoria riguarda la comprensione di alternative plausibili e praticabili all'interno del tema su cui ci si sta concentrando. Questo tipo di intelligence si avvale spesso della metodologia di creazione di scenari.
Gli scenari non costituiscono previsioni del futuro, ma aiutano a esplorare cosa potrebbe accadere e a prepararsi agli imprevisti.
La terza categoria è quella che più si avvicina alla Market Intelligence. L'interesse principale in questa fase è focalizzato sulle discontinuità, sui fenomeni emergenti e sui segnali deboli che preannunciano un cambiamento.
Le discontinuità e i fenomeni emergenti sono segnali forti di cambiamenti significativi rispetto alle tendenze in atto. Le discontinuità possono riguardare accelerazioni, rallentamenti o arresti degli elementi noti del percorso.
I segnali deboli rappresentano le prime avvisaglie riguardanti potenziali discontinuità e fenomeni emergenti. Essi possono trasformarsi in tendenze, svanire o manifestarsi più evidentemente come segnali precoci di eventi dirompenti.
La quarta categoria riguarda i possibili futuri creati dalla libera immaginazione, che possono assumere le caratteristiche dei cigni neri (black swan) o, addirittura, della fantascienza.
I cigni neri, eventi inattesi ad alto impatto e bassa probabilità, danno origine a speculazioni basate sulla proiezione verso il futuro di elementi attualmente visibili. Per loro natura, questi eventi rappresentano delle discontinuità e shock improvvisi, rari, inaspettati, sorprendenti e dirompenti, che possono avere effetti sia positivi che negativi.
Infine, la fantascienza può essere pura immaginazione, quindi priva di collegamento con le realtà conosciute, oppure utilizzata per esplorare il futuro, progettarlo, innovare o prepararsi a varie possibilità.
Come e per cosa utilizzare l’intelligence del futuro è una scelta che dipende dagli scopi delle singole aziende o organizzazioni. Tuttavia, l’individuazione di minacce e opportunità e la prontezza di reazione rispetto ai cambiamenti futuri sono le principali ragioni che dovrebbero indurre ogni decisore a riflettere su informazioni e considerazioni proiettate in avanti, non limitandosi all’analisi di dati retrospettivi.