ESG: la crescita di un fenomeno che cambia il modo in cui le aziende operano
07/07/2021
Quello che era iniziato come un modo per misurare gli impatti ambientali, sociali e di governance di un'azienda, ai fini della misurazione del rischio, è ora una delle principali forze che guidano la strategia aziendale.
Se inizialmente i promotori di una svolta favorevole all’ambiente da parte dell’economia erano uno sparuto numero, in breve tempo ci si è trovati di fronte ad un’accelerazione della crescita dei soggetti convinti che sia venuto il momento di agire sul serio.
Dal punto di vista della tipologia dei protagonisti, questo movimento abbraccia tutte le possibili dimensioni: consumatori e cittadini, imprese, investitori e soggetti agevolatori.
Tutti questi soggetti osservano con attenzione i punteggi che arrivano dai rating ESG, per ispirare le loro scelte di investimento e, indirettamente, per definire le scelte di acquisto.
Anche le posizioni del mondo finanziario rispecchiano la crescente attenzione per le tematiche ESG. Per il 2020 l’istituto di ricerca Morningstar ha identificato 253 fondi di investimento che sono passati a un focus ESG durante l'anno, l'87% dei quali ha subito un rebranding.
L’ambito ESG non è comunque immune dallo scetticismo, espresso da alcuni, sui limiti in particolare della E (Environmental): quali risultati si possono davvero ottenere? È possibile che il ritmo del cambiamento sulle questioni ambientali sia troppo lento rispetto alla marcia in avanti della nostra degradante biosfera. Secondo gli scettici, le aziende potrebbero nascondersi dietro l’insegna ESG, mettendo in atto un puro esercizio di comunicazione (dovuto) che però le distrae dall'intraprendere azioni più significative.
Man mano che il fenomeno si afferma, le autorità internazionali, in particolare la UE, sono al lavoro per creare accordi normativi e per armonizzare la classificazione di ciò che è verde e ciò che non lo è.
Una volta raggiunto l’obiettivo di individuare e armonizzare definizioni condivise e riconosciute, sarà probabilmente possibile promuovere azioni di sostenibilità a lungo termine ottenendo, allo stesso tempo, un maggior controllo sui rischi di investimento.
Quello che era iniziato come un modo per misurare gli impatti ambientali, sociali e di governance di un'azienda, ai fini della misurazione del rischio, è ora una delle principali forze che guidano la strategia aziendale.
Se inizialmente i promotori di una svolta favorevole all’ambiente da parte dell’economia erano uno sparuto numero, in breve tempo ci si è trovati di fronte ad un’accelerazione della crescita dei soggetti convinti che sia venuto il momento di agire sul serio.
Dal punto di vista della tipologia dei protagonisti, questo movimento abbraccia tutte le possibili dimensioni: consumatori e cittadini, imprese, investitori e soggetti agevolatori.
Tutti questi soggetti osservano con attenzione i punteggi che arrivano dai rating ESG, per ispirare le loro scelte di investimento e, indirettamente, per definire le scelte di acquisto.
Anche le posizioni del mondo finanziario rispecchiano la crescente attenzione per le tematiche ESG. Per il 2020 l’istituto di ricerca Morningstar ha identificato 253 fondi di investimento che sono passati a un focus ESG durante l'anno, l'87% dei quali ha subito un rebranding.
L’ambito ESG non è comunque immune dallo scetticismo, espresso da alcuni, sui limiti in particolare della E (Environmental): quali risultati si possono davvero ottenere? È possibile che il ritmo del cambiamento sulle questioni ambientali sia troppo lento rispetto alla marcia in avanti della nostra degradante biosfera. Secondo gli scettici, le aziende potrebbero nascondersi dietro l’insegna ESG, mettendo in atto un puro esercizio di comunicazione (dovuto) che però le distrae dall'intraprendere azioni più significative.
Man mano che il fenomeno si afferma, le autorità internazionali, in particolare la UE, sono al lavoro per creare accordi normativi e per armonizzare la classificazione di ciò che è verde e ciò che non lo è.
Una volta raggiunto l’obiettivo di individuare e armonizzare definizioni condivise e riconosciute, sarà probabilmente possibile promuovere azioni di sostenibilità a lungo termine ottenendo, allo stesso tempo, un maggior controllo sui rischi di investimento.